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Centrali solari

02.06.2010 10:52

 

 
Andasol: concentratori parabolici
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Andasol: concentratori parabolici in una delle centrali solari termodinamiche in costruzione in Spagna.
La scarsa disponibilità di acqua potrebbe essere un ostacolo alla diffusione di centrali solari proprio dove queste promettono di rendere di più in termini di efficienza e di utili per gli investitori. (Davide Sher, 21 ottobre 2009)
 
Sembra una scomoda verità al contrario: il progetto di una centrale solare termodinamica nel Nevada è al palo per l'opposizione delle amministrazioni locali a fornire i "diritti d'acqua" richiesti per fare funzionare quella tecnologia. Solar Millennium, società tedesca che realizza centrali analoghe in Spagna (i progetti Andasol), chiede qualcosa come 5 miliardi di litri d'acqua l'anno per la normale manutenzione e per il ciclo vapore-condensazione necessario al funzionamento delle turbine delle due centrali in progetto, da 500 MW complessivi.
 
NUOVE GUERRE PER L'ACQUA? La richiesta, che equivale al 20% circa della disponibilità idrica annua nella stessa zona, ha diviso i proprietari dei diritti d'acqua tra chi ritiene si possano fare guadagni rapidi e consistenti e chi considera invece inaccettabile il danno ambientale che ne deriverebbe. E non c'è dubbio che ci sarebbero delle conseguenze sugli approvvigionamenti per uso agricolo, per gli allevamenti e per i consumi umani di centri come la vicina Las Vegas. Allo stato attuale è difficile prevedere quali soluzioni verranno proposte e se questo progetto avrà un futuro. Pare invece certo che l'acqua giocherà un ruolo importante nei nuovi scenari dell'energia: il controllo delle fonti è già un "business". Ma in certe zone del pianeta, dal Nord Africa al Medio Oriente per esempio, potrebbe diventare fonte di tensioni e conflitti più di quanto già non sia.